lunedì 10 settembre 2007

L' Estremo / Fullback N° 15


“L’estremo deve essere la sentinella in cima al fortino, il secondino con il mazzo di chiavi del carcere, il buon samaritano che corre in aiuto ai suoi compagni, il grande sarto che ci mette una pezza ogni volta che c’è un buco. L’estremo deve avere gambe, cuore e testa. L’estremo è l’uomo in più: in attacco deve inserirsi sempre, e sempre a sorpresa. Una volta fra i due centri, un’altra volta dopo il secondo centro, un’altra volta dalla parte chiusa. Deve impegnare un uomo schierato e quindi garantirci la superiorità numerica. L’estremo deve saper calciare, e sapere quando deve calciare. Deve prendere i palloni alti a occhi chiusi. Deve chiedere il pallone quando capisce che la squadra avversaria ha un punto debole, o è schierata male. Non voglio un estremo giovane. Lo voglio esperto, vecchio di combattimenti, che si ricordi tutti gli errori che ha commesso giocando ala o apertura, e le notti che poi ha passato insonne nel vergognarsi di quegli errori. Lo voglio con la barba di almeno un giorno, meglio due. Lo voglio capace di dire alla propria donna “senti, piccola”, come in certi film americani o come dice Fred Buscagliene, e vedere lei che trattiene il respiro.”

2 commenti:

Guido ha detto...

quindi tu non fai l'estremo.

in che ruolo ti fanno giocà?

Francesco ha detto...

ah si...beh ven scorso ero estremo!
Estremo anche nella mentalità!
ciao gaydo!